Già da qualche anno Riot Games, casa leader del settore esportivo grazie al suo pluripremiato League of Legends, ha creato una formula di fantasy interna che comprende i campionati delle più grandi regioni come il Nord America e l’Europa Occidentale, dando possibilità ai propri utenti di creare delle leghe personalizzate all’interno delle quali competere con i propri amici.
Ovviamente le leghe di terze parti non sono tardate ad arrivare, proponendo delle rivisitazioni di questa forma di fantasy, aggiungendo la possibilità di partecipare e competere per premi in denaro, con delle tasse di iscrizione accessibili per tutte le tasche.
Alcune piattaforme danno anche la possibilità di scommettere e vincere dei premi in cryptovalute e token di quest’ultime, riuscendo così ad includere anche la tecnologia della blockchain all’interno degli esports.
Oltre che per League of Legends, gli esports che vanno per la maggiore nel mondo del fantasy sono prettamente dei giochi di squadra, dai quali è molto semplice estrapolare delle statistiche individuali:
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Così come per il fantacalcio, anche per creare il proprio fantateam in una lega esportiva, si disporrà di un budget iniziale con il quale acquistare, a rotazione, i giocatori per la propria squadra dei sogni.
Dopo questa prima fase di preparazione, si procederà in degli scontri diretti con gli altri partecipanti alla lega e settimana dopo settimana sarà possibile effettuare dei cambi dalla propria rosa e degli scambi con gli altri giocatori.
Le leghe ufficiali solitamente durano per tutta la stagione competitiva, mentre in quelle organizzate da terze parti non è inusuale trovare alcune leghe giornaliere che vi permettono di fare cash-in di vittorie e denaro ogni 24 ore.
Proprio questa formula di one-day challenge sembra essere quella che ha raggiunto il maggior successo negli Stati Uniti, proprio grazie alla sua rapidità nella fruizione delle leghe, che dà la possibilità di partecipare anche a chi ha pochissimo tempo a disposizione.
Per farvi comprendere al meglio la fase iniziale di una fantasy league esportiva, prendiamo in esame il fantasy di League of Legends.
Una volta riempiti i posti della lega ufficiale (è possibile crearne una da 4, 6 o 8 persone), inizierà la fase di scelta dei componenti del proprio team, ed in questa selezione si seguirà un turno stabilito che andrà in ordine dal primo all’ultimo partecipante.
In ordine si procederà nella scelta di 7 starter e 3 sostituti:
Ruoli da selezionare
La selezione procederà fino a che ogni giocatore avrà completato la costruzione del proprio roster. Ovviamente, così come per il fantacalcio, è possibile selezionare giocatori provenienti da team diversi.
L’unica limitazione presente è che non è possibile posizionare nel team settimanale tre giocatori appartenenti allo stesso ruolo.
Banalmente per gli altri eSport la fase di preparazione alla lega funziona pressoché allo stesso modo.
Fortunatamente, la partecipazione alle leghe di fantasy esports non è proibitiva, infatti le varie piattaforme che offrono questo tipo di servizio, mettono a disposizione dei propri utenti una serie di guide, che vi permetteranno di non scommettere a scatola chiusa e di comprendere meglio le meccaniche e le regole del titolo per il quale andrete a scommettere.
Così come gli Esports, anche il fantasy per questa “nuova” disciplina sta ricevendo sempre più attenzioni da pubblico e sponsor, questo soprattutto per merito delle notizie quasi giornaliere di grossi investitori che si affacciano su questo florido mercato.
Il fantasy, iniziato timidamente qualche anno fa con League of Legends ha ormai raggiunto e conquistato il cuore degli appassionati, aggiudicandosi una fetta di mercato del betting esportivo internazionale, aprendo così la strada ad altri titoli esportivi che hanno arricchito il parco titoli delle scommesse esports.
Anche se un po’ in ritardo, anche in Italia si sta cominciando a sentire una ventata di cambiamento nel mondo esportivo, specialmente se trattiamo l’argomento fantasy e betting.
Molti bookmaker nostrani hanno iniziato a quotare i maggiori eventi esportivi, mostrando così l’effettivo interesse crescente nei confronti anche delle realtà italiane, che negli ultimi mesi hanno aggiunto alla loro lista di sponsor colossi come Vodafone e Vigorsol.